Non perdiamo di vista gli obiettivi. Né chi siamo.
Settembre. E’ tempo di buoni propositi. Chi ha deciso di mettere in pratica quelli già pianificati da tempo, chi ha preso le misure sulla bilancia e ha deciso di rimandare, chi ha fatto l’elenco delle persone da depennare dalla propria esistenza, chi ha vuotato gli armadi e chi, come noi, ha disegnato una mappa mentale per capire (sentire) e fare quello che professionalmente ci rende felici.
Eccola:
Divertirsi
Essere quanto più possibile in sintonia con noi stessi. Non snaturare quello che siamo indossando una maschera quando varchiamo la soglia del nostro ufficio o quando siamo con i clienti. Proviamo a trarre piacere da quello che facciamo e soprattutto dal modo in cui lo facciamo.
Guadagnare il necessario per soddisfare i miei bisogni e i miei desideri
Va bene la gratificazione perché hai risposto alle aspettative, ma il riscontro economico dell’impegno profuso e della competenza dimostrata è altrettanto importante. Non sminuire la propria professionalità rinunciando al giusto riconoscimento economico, essenziale per realizzare i nostri bisogni e desideri materiali.
Dare opportunità ai giovani
Ci piace interpretare il mondo con gli occhi e lo spirito di chi ha molta vita da percorrere. Ci piace vedere l’esperienza a completamento dell’entusiasmo e la capacità di guardare la realtà con praticità e freschezza a supporto di chi ha maturato una visione di tanta parte di quello che è stato.
Avere uno spazio di lavoro stimolante
Le mura, i mobili, l’ambiente devono poter raccontare chi siamo e farci sentire a nostro agio. I nostri, per esempio, hanno matite colorate sulla scrivania, qualche elemento di gioco, i ricordi delle cose belle fatte, elementi che stimolano la nostra fantasia e produttività.
Stare insieme ad altre persone
Lavorare in team è uno stimolo per crescere nel confronto e crea valore aggiunto. Dagli altri e con gli altri si impara professionalmente e si cresce umanamente. Ci piace l’dea del coworking e del networking come mezzo per guardare e assorbire realtà diverse dalle nostre, prendendone spunto per cambiare o stimolo per consolidare il nostro cammino.
Costruire una realtà economica
“Non stiamo qui a pettinare le bambole”. O, se vogliamo dirlo ancora meglio, vogliamo lasciare un segno. La nostra ambizione è che questo segno sia il più consistente possibile e in continua crescita ed evoluzione. Ci piace l’idea di costruire qualcosa di importante non solo per noi ma anche che possa contribuire alla crescita del “mondo” nel quale viviamo.
Questi sono i nostri propositi, quelli con cui è nata la nostra attività e che abbiamo voluto ricordare a noi stessi in primis e raccontarli a voi perché questo é lo spirito con il quale lavoriamo.