Dal 31 marzo al 2 aprile 2016 si è svolta a Bologna la IX convention nazionale di Federcongressi&eventi sul tema dell’essere#concreti e competitivi.
Sarà stata la necessità di cogliere realmente opportunità, oppure l’entusiasmo di chi ha realizzato questo evento, o semplicemente la fiducia in un futuro pieno di possibilità, ma sta di fatto che questa Convention ha rivoluzionato il vecchio format ed è esplosa in energia, innovazione, coraggio, prospettiva, incontri. In due parole: concretezza e competitività. Lo è stata per tematiche, spunti, ospiti, workshop, networking. Lo è stata per format. Integrare ha fatto parte di questo bellissimo appuntamento e ne siamo usciti più forti, più convinti, carichi di entusiasmo e di idee che un attimo dopo la chiusura già cercavano la strada per essere realizzate. Perché la strada della concretezza a volte inizia proprio dove si fermano le parole e inizia il fare. Parte dalla consapevolezza di saper trasformare un sogno in qualcosa di reale. E di farlo realmente.
Ho ancora sotto la pelle la testimonianza di Fabio Zaffagnini e del suo incredibile sogno realizzato, Rockin 1000 (Guarda il video).
Insieme a Francesca Scutari di SEM 2000 abbiamo provato a dare il nostro contributo con un workshop mirato ad individuare le maggiori criticità durante la costruzione di un evento (dalla progettazione alla realizzazione) ed alcune proposte di soluzione. Il titolo era “Eventi da incubo”: cosa succede quando non si collabora, l’importanza di essere partner”. Ci abbiamo messo il nostro impegno, la nostra professionalità ed entusiasmo, ed il risultato è stato davvero importante. Abbiamo una nuova base di lavoro dalla quale partire per creare valore e servizi, per imparare dagli errori più comuni e spingerci oltre i confini delle nostre abitudini. Collaborazione, scambio, ascolto, formazione. Queste le parole chiave del nostro incontro.
Riprendo parte della sintesi efficacemente fatta da Francesca Scutari per rendere un’idea del lavoro fatto. “Il tema è nato durante il retreat di categoria svoltosi a dicembre, e i due “testimoni” Alessandro Porreca di Keon e Giuseppe Zampolli di Different Web, attraverso le loro esperienze hanno evidenziato con chiarezza le criticità emerse in occasioni di specifici incarichi e relazioni con clienti. Hanno consentito di individuare, in modo proattivo, i driver di successo in una collaborazione proficua tra committente e fornitore, ispirata ad un rapporto di effettivo partenariato, nel comune interesse della soddisfazione del cliente finale. Questi i driver: 1. chiarezza della richiesta 2. attenzione nell’ascolto 3. linguaggio comune 4. tempo 5. organizzazione (definizione ruoli, responsabilità e competenze) 6. risorse umane/know how 7. risorse economiche
La platea ha preso attivamente parte al seminario, con interventi interessanti e esprimendo le proprie priorità sui driver di successo sopra individuati, ponendo dei post it sui poster raffiguranti le icone dei driver. Ne è uscita la seguente graduatoria: 1. priorità ex equo: attenzione nell’ascolto e risorse umane/know how; 2. priorità organizzazione (definizione ruoli, responsabilità e competenze); 3. priorità linguaggio comune; 4. priorità chiarezza della richiesta tempo risorse economiche. Alcuni partecipanti hanno preferito indicare ulteriori priorità, che ci piace segnalare: a) la ricerca di un obiettivo comune che vada oltre il driver del linguaggio comune, con la tecnologia posta al servizio di questo obiettivo e non il contrario; b) l’impegno continuo allo studio e alla formazione; c) il ricorso alla diplomazia per mediare le posizioni; d) la proposta infine di creare un tavolo trasversale alle categorie per affrontare ex ante le problematicità più ricorrenti e le possibili soluzioni.
Abbiamo chiuso il seminario giocando al “telefono senza fili” e abbiamo una volta di più verificato che comunicare con chiarezza è alla base di ogni nostro obiettivo di collaborazione”.
Mi piace evidenziare, dentro tutto questo lavoro svolto in tre giorni intensissimi, anche il volto umano della Convention. Fatto di abbracci, di musica, di convivialità, di cocktail in centro a Bologna e di danze a Palazzo Re Enzo. Di Award assegnati per meriti professionali e mortadelle guadagnate a suon di simpatia. Mi piace ricordare che dietro i contenitori di successo, c’è, sempre, il cuore delle persone.
Vi lascio infine, per una maggiore chiarezza di quello che è stata la Convention, un bellissimo articolo uscito su Quality Travel. Per leggere l’articolo clicca qui
Alla prossima!
Francesca