Ben ritrovati con la E di Everyplace.
Se avete iniziato da qui potete leggere il primo articolo per capire come siamo arrivati a questo punto.
E. Come esperienza (experience) – Leggi il primo articolo cliccando qui
Andiamo avanti.
E. Come Everyplace.
Se è vero che l’esperienza è lo strumento attraverso il quale i nostri clienti scelgono prodotti e servizi dobbiamo tener conto che quell’esperienza si concretizza in più di un luogo e in più di un tempo e non nel momento dell’acquisto. I clienti (o potenziali tali) vengono infatti “colpiti” da un numero infinito di input a volte in modo cosciente e a volte no che arrivano da diversi canali. Il web su tutti, è diventato il luogo nel quale si riceve il maggior numero di input che formano, in un tempo più o meno lungo, la consapevolezza dell’esistenza di un brand e delle sue caratteristiche.
Il luogo
Il concetto di luogo oggi, si è evoluto talmente tanto che forse ha perso una sua connotazione precisa. Il luogo non è più il posto dove si effettua l’acquisto bensì tutti i potenziali canali per promuovere, informare e per interagire con i clienti.
Non è dato sapere, con esattezza, il momento esatto in cui un potenziale acquirente cercherà informazioni su un prodotto o servizio o quando si concretizzeranno le condizioni per cui entrerà in contatto con le informazioni immesse sul mercato e sui canali di comunicazione. Pertanto, una strategia che tenga conto delle caratteristiche del mondo moderno, non può non tenere in conto che è necessario essere ovunque siano i clienti (o comunque nel maggior numero di “luoghi” possibile).
Everyplace
Da qui il dover essere “Everyplace”, che riflette la capacità delle persone di accedere alle informazioni e ai prodotti quando e dove vogliono.
Essere ovunque per arrivare al proprio pubblico, significa creare una rete di copertura del “territorio” inteso in senso fisico, ma oggi soprattutto online, per esempio sviluppando profili sui Social Media o fornendo contenuti educativi sui blog. Comunque improntando una strategia multicanale che consenta ai consumatori di raggiungerci facilmente e nel minor tempo possibile.
Avete fatto caso a quante aziende utilizzano le Chatbot per rispondere (o comunque dare la parvenza di farlo) in tempo reale alle domande dei clienti? Avete fatto caso che i processi di acquisto sono sempre più diretti e che tendono a non passare più per la mano dell’uomo (pensate agli hotel)?. Avete fatto caso che i clienti sono sempre più informati e preparati quando arrivano alla decisione di acquisto?
Il punto è che nel momento in cui quella decisione matura, o la curiosità mette in moto una attività di ricerca, noi dobbiamo essere lì.
CI vediao alla prossima E.