Perchè il coaching è utile nelle micro e piccole aziende
Siamo consapevoli che la produttività delle micro e piccole aziende del Bel Paese, molte a conduzione famigliare, ha andamenti significativamente divergenti, in termini negativi, rispetto agli altri grandi paesi europei e sono noti i limiti strutturali che concorrono a determinare questi risultati poco soddisfacenti.
Possono essere utili allora alcune brevi note su condizionamenti di altra natura, “immateriali”, che vanno rimossi per dare slancio alle attività e mettere a frutto le potenzialità esistenti.
Le distorsioni della conduzione “famigliare”
Proprio la ricorrente natura e organizzazione famigliare delle aziende di minori dimensioni è spesso causa di distorsioni comportamentali, che si sostanziano in rapporti privilegiati, o ritenuti tali, che finiscono col rendere l’ambiente di lavoro disarmonico, o, quantomeno, in atteggiamento “difensivo” anziché proattivo.
Altra possibile distorsione, riscontrata e riscontrabile in questa tipologia di aziende, è una carenza di formalizzazione organizzativa, sia per quanto riguarda funzioni, responsabilità e gerarchia dei ruoli, sia per quanto riguarda procedure e prassi aziendali.
Con quali effetti? Con quali soluzioni?
Entrambe le distorsioni finiscono, a volte, per mitigare o addirittura annullare i vantaggi indubbi di un’organizzazione che nasce e si sviluppa all’insegna della coesione e condivisione famigliare e che tanta ricchezza ha prodotto nel lontano passato.
La “immaterialità” di queste problematiche richiede approcci non convenzionali, che ne consentano innanzitutto l’emergere e poi la soluzione.
Sono approcci che devono essere supportati da due skills, uno hard, la competenza ed esperienza dell’organizzazione aziendale, e uno soft, la capacità di ascolto e di focalizzazione sulle performance, individuali e del team, tipiche del coaching.
Il tutto naturalmente supportato dal commitment di chi conduce l’azienda, che va sostenuto nella difficile decisione e impegno di “guardarsi dentro” e che sarà il primo a dover valutare e poi mettere in pratica i cambiamenti che si rendessero necessari.
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